Roma, arrestati due tunisini dopo un inseguimento di 10 km per le strade del centro, denunciati due georgiani
Due georgiani sono stati fermati in via Livorno. Le perquisizioni, personale e veicolare, hanno permesso ai Carabinieri di trovare in loro possesso dispositivi disturbatori di frequenze, un coltello e attrezzi vari utili scasso. Il materiale è statop sequestrato ed i due sono stati denunciati
Carabinieri il decodificatore di frequenze e gli arnesi atto alla scasso sequestrati ai Parioli
(AGR) Nell’ambito dei servizi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma, mirati al contrasto dei reati predatori, soprattutto quelli che hanno come obiettivo le abitazioni lasciate incustodite e i veicoli parcheggiati lungo le strade meno trafficate in questi giorni di vacanza per molti cittadini romani, i Carabinieri del Gruppo di Roma, in poche ore, hanno arrestato due persone per resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciate anche per ricettazione, e denunciato altre due per possesso ingiustificato di chiavi alterate, porto di armi e/o oggetti atti ad offendere e detenzione di apparecchiature atte ad interrompere comunicazioni
Nello specifico, all’alba di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante transitando in piazza Santa Maria Maggiore hanno notato due giovani a bordo di un’autovettura che, alla loro vista, si sono dati a repentina fuga in direzione via Merulana. Ne è scaturito un inseguimento per molti km, nel corso del quale i fuggitivi hanno “azzardato” manovre spericolate fino a quando si sono immessi su via Cristoforo Colombo e, giunti all’altezza di via Vedana, sono andati a collidere contro un’auto ferma al semaforo, con a bordo marito e moglie, per fortuna rimasti illesi. Con l’ausilio di altre pattuglie giunte in supporto, i Carabinieri sono riusciti, nonostante l’energica resistenza opposta, a bloccare i due, identificati in cittadini tunisini di 27 e 28 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti. Dagli accertamenti è emerso che l’auto su cui fuggivano era stata denunciata rubata il 15 agosto, per questo a loro carico, oltre all’arresto per resistenza a Pubblico Ufficiale, è scattata anche la denuncia a piede libero per ricettazione.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.