Roma, Aldan salvato da due angeli in divisa blu...che gli hanno praticato un massaggio cardiaco
“Per me Pietro e Federico sono due angeli, li porterò per sempre nel mio cuore perché io ed i miei cari dobbiamo la mia vita a loro e a tutta la Polizia, che sempre ringrazierò”.La storia di Aldan, sopravvissuto ad un arresto cardiaco grazie all’intervento di Pietro e Federico, agenti di Polizia
Aldan con i suoi salvatori...
(AGR) “Gentile Polizia di Stato, scrivo questa lettera per ringraziare i poliziotti che la sera del 14 novembre sono venuti a casa del mio amico, dove mi ero sentito male. Per questo voglio che non solo voi della polizia, ma quante più persone possibili, vengano a sapere della mia voglia di ringraziare i due agenti Pietro e Federico, senza i quali sicuramente la mia vita sarebbe finita quella sera”.
Sono le parole di Aldan, protagonista di una storia a lieto fine che ha coinvolto Pietro e Federico, due agenti della Polizia di Stato in servizio presso il V Distretto Prenestino lo hanno tratto in salvo da un brutto malore.
Quando si sono trovati davanti ad Aldan, i due giovani agenti hanno capito che non c’era da perdere neanche un minuto. Era steso supino a terra, in stato di incoscienza, con le labbra cianotiche e gli occhi all’ingiù: aveva perso i sensi e non riusciva a respirare. Con sangue freddo, Pietro e Federico si sono scambiati uno sguardo d’intesa e poi si sono coordinati per praticargli il massaggio cardiaco. Dopo varie compressioni, Aldan ha ripreso a respirare e accanto a lui Massimiliano ha tirato un sospiro di sollievo.
Qualche giorno dopo, Aldan – nel frattempo tornato in Sicilia, dove lavora – ha scritto alla polizia per ringraziare i due agenti: “quella sera mi è servita anche per farmi capire l’importanza della vita, che è una sola. Per me Pietro e Federico sono due angeli, li porterò per sempre nel mio cuore perché io e tutti i miei cari dobbiamo la mia vita a loro e a tutta la Polizia di Stato, che sempre ringrazierò”.
Questa mattina, il Questore Massucci ha voluto ricevere Pietro e Federico, accompagnati dal loro dirigente Dott. Tommaso Niglio, per complimentarsi con loro e ringraziarli per lo straordinario esempio di professionalità che hanno dato ai loro colleghi. Accanto a loro Massimiliano: nei suoi occhi la gratitudine nei confronti di “quei due angeli grazie ai quali il mio amico è ancora vivo”.