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Roma, aggredisce la ex compagna ed il padre di lei a calci e pugni, obbligo di dimora per l'aggressore fermato dai Carabinieri

La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, riportando 30 giorni di prognosi, il padre, invece, è stato trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, sotto osservazione. Per il 38enne disposto l’obbligo di dimora nel comune di Crotone di cui è originario

printDi :: 30 novembre 2024 10:31
Carabinieri Porta Portese intervenuti

Carabinieri Porta Portese intervenuti

(AGR) Una discussione tra ex è degenerata in una violenta aggressione, coinvolgendo non solo la donna ma anche il padre di lei intervenuto per difenderla.

I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, intervenuti tempestivamente sul posto, hanno raccolto le dichiarazioni della donna, la quale ha riferito di essere stata violentemente aggredita a calci e a pugni da parte dell’ex compagno. Vittima delle aggressioni è stato anche il padre, intervenuto in sua difesa per tentare di fermare le violenze dell’uomo.

 
La donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, riportando 30 giorni di prognosi, il padre, invece, è stato trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, sotto osservazione.

Raccolti elementi considerati sufficientemente gravi per procedere con l’arresto, i Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica, hanno fermato l’ex compagno, 38enne originario della provincia di Crotone e lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha successivamente convalidato l’arresto e disposto per lui l’obbligo di dimora nel comune di Crotone.Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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