Rebibbia: Anomalie nei Benefici Penitenziari, 32 Indagati e Operazione su Scala Nazionale
Indagini su falsi certificati e corruzione al Ser.D. del carcere di Rebibbia. Misure cautelari e sequestri in tutta Italia: coinvolti anche narcotrafficanti e professionisti
Rebibbia: Falsi certificati e corruzione al Ser.D., 32 indagati
(AGR) Nel cuore della Capitale, all'interno del carcere di Rebibbia, emergono gravi irregolarità nella concessione di benefici penitenziari. Dalle prime luci dell’alba, un’operazione congiunta di circa 300 Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati e dei Comandi territoriali, affiancati dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, ha portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Roma.
Trentadue persone sono indagate per reati che includono falsità ideologica, corruzione, e turbativa d’asta, legati a presunti illeciti nella gestione del Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) della Casa Circondariale di Rebibbia. Tra gli indagati, uno psicologo, destinatario di arresti domiciliari, avrebbe orchestrato un sistema per redigere false certificazioni, utili a favorire detenuti nella concessione di misure alternative alla detenzione.
Operazione dei Carabinieri
Le indagini, avviate nel 2017 e sviluppatesi in due filoni, hanno portato alla scoperta di collegamenti tra lo psicologo e detenuti legati al narcotraffico romano. In particolare, un noto narcotrafficante avrebbe continuato a dirigere attività illecite dal carcere, con l’aiuto di complici esterni, tra cui avvocati accusati di introdurre telefoni cellulari e sostanze stupefacenti in carcere.
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati
Durante l’operazione, oltre alle misure cautelari, sono stati sequestrati beni e denaro per centinaia di migliaia di euro:
• Droga e armi: 21 kg di cocaina, 1,5 kg di marijuana e hashish, 2 pistole.
• Denaro e beni di lusso: 84.000 euro in contanti, 5 Rolex dal valore complessivo di oltre 190.000 euro.
Operazione dei Carabinieri
Le perquisizioni si sono estese oltre Roma, coinvolgendo Napoli, Avellino, Viterbo, L’Aquila, Teramo, Imperia e Bergamo. Nelle ultime ore, ulteriori arresti in flagranza sono stati effettuati a Tor Bella Monaca e Nuovo Salario.
L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha messo in luce un sistema criminale complesso e radicato, che coniuga corruzione interna e criminalità organizzata.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.