Ostia, deturpato il murales di Lido Nord

Da quel momento quel muro è tornato ad essere zona franca, una terra di nessuno pronta a ri-ospitare affissioni abusive fasciste, scritte e quant'altro. E questo è successo. In queste ore, probabilmente di notte, alcuni di quei volti, precisamente quello di Lido Duranti e di Andrea Costa, sono stati vergognosamente e vilmente deturpati con della vernice. L'intenzione del gesto è fin troppo chiara: infangare e calpestare la memoria di questo paese ed in particolare di questo territorio, infangare e calpestare la storia di chi ha lottato per la nostra libertà, contro ogni tirannia.
Un'azione maturata anche grazie al silenzio delle Istituzioni, soprattutto quelle locali, che hanno deciso di abbandonare quel murale ad un destino scontato. Non si può assolutamente accettare che tutto rimanga così com'è ….Le Istituzioni cittadine e locali, le forze di opposizione che siedono in Municipio, devono dire con chiarezza da che parte stanno. Lo diciamo chiaramente, quel murale va assolutamente e immediatamente restaurato così come previsto dal progetto originario. Non ci sono scorciatoie accettabili.
E' il momento di assumersi una responsabilità ma non basta solamente stigmatizzare quanto accaduto, è necessario un gesto concreto che faccia chiarezza e fughi ambiguità e sospetti. Le Istituzioni locali hanno il dovere di far rispettare i principi fondativi della nostra Repubblica contenuti nella Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo. La "memoria" non si infanga, la "memoria" non si tocca….”
