Municipio X, nascono i nuovi scariolanti
(AGR) In un incontro casuale, un piccolo gruppo di cittadini, parlando degli ultimi accadimenti nel nostro Municipio e nella città, si è trovato accomunato da una visione comune sullo sconfortante stato delle cose e sul preoccupante degrado etico culturale e politico che stiamo vivendo. - si legge su una nota stampa diffusa dal movimento I nuovi scariolanti - Il Municipio X di Roma, commissariato per infiltrazioni mafiose e corruzione con un provvedimento che desta molti dubbi sulla sua compiuta legittimità, è stato al centro di una riflessione collettiva dalla quale è derivata un’identica volontà di contribuire in qualche modo al risanamento e al riscatto di un territorio che sta precipitando in una palude, senza che i cittadini abbiano punti di riferimento e veri luoghi di incontro, di confronto e di programmazione progettuale. Con la loro trasformazione in comitati d’affari o in movimenti e liste incapaci di dialogo e fautori di una intollerabile dittatura della maggioranza, si è perso il ruolo e la funzione delle associazioni politiche che erano quelli di «concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (e i governi delle città)» (art. 49 Cost.).Anche il ruolo e la funzione della cultura, delle arti e dell’associazionismo sempre più sottomessi alla politica per sopravvivere con i finanziamenti, vero e proprio strumento di potere e di omologazione, è ormai allo stadio terminale di un processo inarrestabile di asservimento ai poteri costituiti.
Nella vita sociale e nei rapporti umani il consumismo e i falsi bisogni, l’egocentrismo egoistico che mette tutti in competizione con tutti, hanno accelerato la desertificazione dei sentimenti d’umanità e di fratellanza.
Oggi ci si stupisce ipocritamente (o lo si subisce passivamente e acriticamente) di quanto sta affiorando dalle inchieste sull'associazione di tipo mafioso (416-bis) e sul potere che ha esercitato nel controllo del territorio romano. Ci si illude o si fa finta di credere che l’operazione “Legalità” della Direzione Distrettuale Antimafia possa da sola restituisce normalità al nostro territorio. E se è vero che noi siamo convinti che sia compito degli organi inquirenti far luce sulle responsabilità penali e civili, sui legami, sulle complicità e sulle connivenze che hanno permesso che ciò si realizzasse, è anche vero che questo non può e non deve eludere una approfondita riflessione, un'analisi che veda impegnati e partecipi tutte e tutti noi, per cercare di far luce e chiarezza sulle pesanti responsabilità politiche e amministrative che nel corso di questi anni lo hanno permesso, favorendo interessi leciti e no, ma, soprattutto, permettendo che un Patrimonio, un Bene comune e una Risorsa Pubblica finissero ostaggio di interessi, non solo criminali, ma dominio di pochi organizzati in piccole e meno piccole lobby o gruppi di potere.
Complice e corresponsabile è dunque il persistente silenzio da parte dell’Amministrazione locale e di parte della società civile che ha permesso l’intreccio perverso tra politica e affari sino a favorire comportamenti di stampo mafioso fin nelle più nascoste pieghe della nostra società.
Questa la ragione per cui lanciamo un appello al “fare e al fare ora e subito” a tutti i cittadini del libero pensiero, slegati da ogni legame con le ambiguità dei professionisti della mafia e dell’antimafia e dalle ormai inutili dinamiche di movimenti politici o di partito che non possono o non riescono far fiorire il cambiamento.
Non è più tollerabile rimandare il confronto sui temi della lotta alle mafie, dei diritti e degli strumenti legislativi, della questione deontologica e morale, della riappropriazione del senso profondo della parola Legalità, usata ormai come una clava per giustificare restrizioni alla sfera dei Diritti.
Il Municipio di Roma X sta sprofondando in una palude!
Non possiamo più assistere passivamente al suo degrado etico, civile, culturale e sociale, ma è necessario sviluppare un’azione seria e coerente, una vera e propria rivoluzione culturale a livello istituzionale e cittadino che spezzi il legame con gli interessi individuali, gli affari e il malaffare tra politica, istituzioni e parte della cosiddetta società civile e dell’associazionismo di base.
Per tale ragione chiediamo ai cittadini di buona volontà e di ogni appartenenza politica, religiosa e culturale di aderire a titolo individuale a questo appello per proporre insieme un modello di città “altra” che sia in antitesi con i modelli sin qui proposti e che abbia come finalità prioritaria l’interesse di tutti, la riscoperta del valore del bene comune, il ritorno della Politica come servizio che consenta la Felicità del Vivere!
In rappresentanza del gruppo promotore,
Anna Catalani , Asia Dalani, Giorgio Jorio e Federica Stramaglia
invitano i cittadini a partecipare alle Assemblee Costituenti presso la sede dell’ANFASS, Via Cesare Maccari 160-162, San Giorgio di Acilia, indette nei giorni
Venerdì, 16 Ottobre 2015, ore 17.30
Relazione introduttiva e presentazione de I nuovi scariolanti
Sabato, 17 Ottobre 2015, ore 10.00
Ipotesi di una Carta degli intenti (Emendamenti e integrazioni); scelta condivisa della figura giuridica e elezione del gruppo di lavoro della prima stesura del documento e degli atti; definizione degli scopi, delle finalità e delle aree o settori d’intervento e dei Principi Irrinunciabili;
Sabato, 17 Ottobre 2015, ore 16,00
Lettura del documento e degli atti per l’approvazione assembleare.
Domenica 18 Ottobre 2015, ore 9.30