Monterotondo, il 15 dicembre dell'anno scorso assalto con le pistole alla sala scommesse, oggi gli arresti della banda
Le indagini dei carabinieri hanno accertato che i due rapinatori non avevano agito da soli ma erano stati supportati da altri tre soggetti, che avrebbero fornito l’assistenza logistica necessaria all’esecuzione e al buon esito della stessa. Fornendo la moto utilizzata ed indumenti.
Carabinieri caserma Monterotondo
(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, coadiuvati in fase esecutiva da personale della Compagnia Carabinieri di Roma Casilina, all’esito di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini ed una donna, gravemente indiziati, a vario titolo, di rapina aggravata perpetrata in una sala scommesse di Fonte Nuova.
I fatti risalgono al 15 dicembre 2023, quando, poco prima della chiusura, due uomini con il volto travisato e armati di pistola fecero irruzione in una sala scommesse di Fonte Nuova, costringendo il commesso a consegnare l’intero incasso, circa 18.000 euro in contanti. Durante le concitate fasi, uno dei due indagati sparò un colpo, fortunatamente senza colpire nessuno, subito dopo, i due sono riusciti a fuggire a bordo di uno scooter facendo rapidamente perdere le loro tracce.
Giorno dopo giorno, coordinati dalla Procura di Tivoli, i Carabinieri hanno raccolto plurimi elementi che, valutati dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale, hanno portato all’emissione dell’ordinanza cautelare odierna.
Espletate le formalità di rito, tutti gli indagati sono stati associati presso la casa circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.