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Maxi operazione dei Carabinieri ad Arghillà: sgominata rete di traffico d’armi, nove arresti

Un blitz con oltre 100 militari ha portato alla cattura di nove soggetti con precedenti. Sequestrati armi, munizioni e tritolo

printDi :: 27 marzo 2025 19:46
Maxi operazione Carabinieri ad Arghillà: arresti e sequestro di armi

Maxi operazione Carabinieri ad Arghillà: arresti e sequestro di armi

(AGR) Un’imponente operazione dell’Arma dei Carabinieri ha portato all’arresto di nove persone nel quartiere di Arghillà, tutte con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Il blitz, condotto con il coinvolgimento di oltre 100 militari, ha permesso di smantellare una pericolosa rete di traffico e detenzione di armi clandestine. 

L’inchiesta, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria tra novembre 2024 e marzo 2025 sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal dott. Giuseppe Lombardo, ha permesso di ricostruire i movimenti del gruppo criminale. Gli arrestati erano in grado di reperire e movimentare un vasto arsenale, avvalendosi di solidi legami con altre organizzazioni malavitose e di una rete di complicità ben radicata nel territorio.

 
Le indagini hanno evidenziato come il sodalizio disponesse di un sofisticato sistema logistico per il trasporto e la custodia delle armi. I luoghi di occultamento includevano abitazioni private, magazzini e edifici abbandonati, rendendo difficoltoso l’intervento delle forze dell’ordine. Le armi venivano costantemente spostate per eludere controlli, dimostrando l’elevato grado di organizzazione della rete criminale.

Nel corso dell’indagine, i militari hanno documentato episodi di violenza riconducibili al gruppo. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in luoghi pubblici, mettendo in pericolo la sicurezza dei cittadini e contribuendo a un clima di tensione nel quartiere. Le armi venivano impiegate per regolamenti di conti e atti intimidatori, confermando il livello di pericolosità della banda.

armi nascoste nei sottotetti e aree comuni

armi nascoste nei sottotetti e aree comuni

Gli investigatori hanno scoperto numerosi nascondigli utilizzati dal gruppo, tra cui garage, sottotetti e aree comuni, dove venivano occultati fucili, pistole e munizioni. Questa rete logistica permetteva un accesso rapido agli armamenti, garantendo la prontezza operativa del sodalizio in qualsiasi momento.

L’operazione ha portato al sequestro di un vero e proprio arsenale

L’operazione ha portato al sequestro di un vero e proprio arsenale

L’operazione ha portato al sequestro di un vero e proprio arsenale, composto da decine di fucili e pistole di vario calibro, incluse armi modificate per aumentarne la potenza. Sono state recuperate migliaia di munizioni, comprese cartucce per armi automatiche e da guerra.

panetti di tritolo con detonatori e componenti elettrici, materiale utilizzabile per la costruzione di ordigni esplosivi telecomandati

panetti di tritolo con detonatori e componenti elettrici, materiale utilizzabile per la costruzione di ordigni esplosivi telecomandati

Uno dei ritrovamenti più allarmanti riguarda il sequestro di panetti di tritolo con detonatori e componenti elettrici, materiale potenzialmente utilizzabile per la costruzione di ordigni esplosivi telecomandati. Il fatto che questi esplosivi fossero già predisposti per l’uso dimostra il livello di pericolosità della rete criminale e la sua capacità di azione.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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