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Firenze, alla partenza del Tour de France la protesta dei ciclisti: Italia maglia nera della sicurezza stradale

Oggi, in occasione della partenza del Tour de France, la rete Firenze30 ha calato uno striscione dalla Torre del Serpe per denunciare davanti al mondo la strage che avviene ogni giorno sulle strade italiane. Con 3.159 morti nel 2022 l’Italia si trova in 23a posizione fra i paesi UE

printDi :: 29 giugno 2024 16:53
Partenza del tour lo striscione della rete Firenze 30

Partenza del tour lo striscione della rete Firenze 30

(AGR) Oggi, la rete Firenze30 ha calato uno striscione dalla Torre del Serpe per denunciare davanti al mondo la strage che avviene ogni giorno sulle strade italiane. In particolare, La Rete Firenze 30 denuncia: “30.000 morti di violenza stradale negli ultimi 10 anni, un morto ogni tre ore e un ferito ogni 2,5 minuti; in città il 50% delle vittime sono pedoni e ciclisti. Per questo, con gli occhi di mezzo mondo puntati al tema del ciclismo, non possiamo sottrarci dal richiamare il dramma di una strage quotidiana che ci riguarda tutte e tutti.

Lanciamo quindi un appello al Parlamento dove è in discussione la riforma del Codice della Strada che accrescerebbe il ritardo italiano in materia di sicurezza stradale. Con 53 morti sulle strade per milione di abitanti, contro un media europea di 46 e un dato di 49, 36, 21 rispettivamente in Francia, Spagna e Norvegia, l’Italia si trova in 23a posizione fra i paesi UE, maglia nera in sicurezza stradale, con 3.159 vittime della strada nel 2022 (dati dal rapporto sulla sicurezza stradale 2022 dell’ETSC - European Transport Safety Council).”

 
La riforma del Codice della Strada in discussione al Senato invece, contestata da una rete di associazioni (familiari di vittime della strada e promotori della mobilità sostenibile) indirizza una serie di misure di impostazione più repressiva sul tema dell'abuso di sostanze e sulla distrazione alla guida, ma non porta passi avanti sulla causa principale degli incidenti in città, ovvero la velocità, rendendo più complessa se non impossibile la possibilità di effettuare controlli, limitando la possibilità di installare zone 30, zone a traffico limitato e infrastrutture per la mobilità ciclistica. Tutto questo aggraverebbe l’attuale situazione della sicurezza stradale, mentre il modello della Città30 attuato in tante città europee e ora anche a Bologna ha reso possibile un deciso calo sia di incidenti che di vittime.

La rete Firenze30, promossa da FIAB Firenze Ciclabile, Legambiente, Fridays For Future, associazioni familiari vittime della strada Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, BYCS, con l’adesione di ISDE – Medici per l’Ambiente, Pin Bike, Biclò, Robin Food, Transistor, Cyclologica, Ecopony, ringrazia la sezione scout laici CNGEI Firenze per il sostegno dato fornendoci la loro sede.

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lo striscione della rete Firenze 30

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