Canonizzazione di Papa Giovanni XXIII E Papa Giovanni Paolo II
Tenda Ospedale
L'obiettivo è di contribuire alla buona riuscita dell'evento della canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, che ci sarà la domenica, montando ed attrezzando una postazione sanitaria.
L'opera si compone di due distinte tende esoscheletro rispettivamente di 36 e 54 metri quadri. Le tende sono tra loro collegate per permettere l'ingresso dei pazienti nella zona di triage ed il passaggio dei sanitari all'interno delle due strutture.
In circa un'ora le due tende vengono montate da due squadre logistiche, coordinate dal tenente commissario Massimo Droghini e dal sottotenente commissario Alessandro Felici, e guidate dal sergente Emilio Di Fazio e dal caporale Roberto Recchi.
L'ospedale ed il posto medico, dotati di acqua corrente ed energia elettrica, vengono poi allestiti dal personale di Croce rossa, sia civile che militare.
La luce del sole si intravede appena tra le nuvole del primo mattino, ma già la macchina organizzativa è in moto.
Volontari e professionisti dell'assistenza si dirigono ad occupare le varie postazioni individuate per il presidio delle singole zone assegnate.
Mancano ancora più di ventiquattro ore alla canonizzazione ma il pellegrinaggio verso Piazza San Pietro è iniziato.
Fedeli di tutte le etnie e di tutte le provenienze fluiscono dalla fermata della metropolitana verso il colonnato, sotto l'occhio vigile e discreto delle forze di polizia, allertate per l'occasione.
Nelle giornate impegnate per l'evento, il Corpo Militare ha messo a disposizione sei mezzi, di cui due furgoni per il trasporto delle attrezzature, due automobili e due mezzi per il trasporto di persone.
Complessivamente sono stati impegnati 110 militari volontari, di cui 7 medici e 9 infermieri. Tutti hanno operato suddivisi in 5 turni di 12 ore, assicurando tutti gli interventi previsti nella zona di competenza, con la collaborazione di due infermiere del corpo volontario, per ciascun turno.
Sono state effettuate 104 assistenze in totale, 5 delle quali riguardanti minori. 14 degli interventi hanno riguardato pazienti in codice rosso.