Bari San Paolo. Lesioni aggravate dal metodo mafioso e porto abusivo di armi, 5 arresti a Bari
I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, con il supporto di personale del 6° Nucleo elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Bari - Direzione Distrettuale Antimafia
(AGR) Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, con il supporto di personale del 6° Nucleo elicotteri e del Nucleo cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Bari - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 2 persone e a un un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale per i minorenni di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un minore, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in lesioni personali gravi, favoreggiamento, porto e detenzione di arma comune da sparo, con l’aggravante del metodo mafioso.
Nella mattinata, i militari, a seguito di incessanti servizi di osservazione, controllo e pedinamento, hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, altre 2 persone fino ad ora irreperibili.
pistola detenuta illegalmente
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Investigativo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Procura per i minorenni di Bari, sviluppate perlopiù mediante servizi di osservazione e pedinamento, per mezzo di attività tecniche e l’analisi delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque indagati e di individuare il movente del fatto delittuoso. Gli indagati, infatti, nell’ambito di diversi scontri a fuoco tra fazioni criminali tra loro contrapposte, verosimilmente determinatesi per la gestione degli affari illeciti nel quartiere San Paolo, avrebbero attirato il 35enne, presso un bar e lo avrebbero ferito gravemente, cercando inoltre di eludere le indagini provvedendo a lavare il pavimento e a cancellare le tracce dell’agguato.
Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che ha emesso il provvedimento di fermo nei confronti delle quattro persone maggiorenni, nonché dalla Procura per i minorenni, che ha avanzato una richiesta di emissione di misura cautelare nei confronti del minore, accolta dal Gip del Tribunale per i minorenni di Bari, che ne ha disposto il collocamento in comunità.
Il bar, luogo dell’agguato, è stato sottoposto a sequestro, e durante le fasi dell’esecuzione delle misure è stata trovata, nella disponibilità, del minore una pistola calibro 9 con matricola abrasa.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.