Anzio-Nettuno: Movida estiva - Controlli della Polizia di Stato
120 le persone identificate; controllati amministrativamente 3 esercizi commerciali; arrestate 4 persone, 2 delle quali per furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arnesi atto allo scasso; eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Velletri
Anzio-Nettuno: Movida estiva - Controlli della Polizia di Stato
(AGR) Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno, unitamente a personale del Reparto Mobile di Roma, alla Squadra Cinofili, al Reparto Prevenzione Crimine Lazio, un equipaggio della Polizia stradale e 2 equipaggi della Guardia di Finanza, hanno effettuato un ennesimo servizio straordinario nella movida delle 2 cittadine balneari.
Durante i servizi sono state controllate diverse attività commerciali, curando in particolar modo il contrasto della vendita di alcoolici ai minori, effettuati diversi posti di controllo, sono state identificate 120 persone, 66 veicoli di cui 8 sanzionati per violazione al codice della strada, 3 esercizi commerciali per uno dei quali ci saranno ulteriori accertamenti amministrativi a causa di anomalie sulla documentazione al momento del controllo, inoltre sono state elevate due sanzioni amministrative con relativa segnalazione alla Prefettura di due giovani trovati in possesso di sostanza stupefacente.
Anzio-Nettuno: Movida estiva - Controlli della Polizia di Stato
Personale in borghese del commissariato ha invece arrestato, in quanto gravemente indiziato del reato di spaccio, un cittadino italiano di 30 anni trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina. A seguito della successiva perquisizione domiciliare sono state rinvenute ulteriori dosi di cocaina oltre a materiale per il confezionamento.
Anche in questo caso la Magistratura ha convalidato l’operato della PG.
Infine, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Velletri nei confronti di una donna italiana di 47 anni, già sottoposta all’obbligo di presentazione alla P.G. per rapina aggravata in concorso, per non aver ottemperato in più occasioni all’obbligo al quale era sottoposta; la stessa, al termine degli atti di rito, veniva associata al carcere di Rebibbia.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.