Amianto nelle navi della Marina Mercantile e Costa Armatori: esposto per 40 anni si ammala di ispessimenti pleurici
Il tribunale di Torre Annunziata condanna l’INPS a riconoscere al sottufficiale di macchina imbarcato su unità navali della Marina Mercantile, i benefici amianto, ossia: una maggiorazione della pensione di 500 euro mensili, oltre a una rivalutazione e liquidazione per gli ultimi 10 anni.
(AGR) di Donatella Gimigliano
Sottufficiale di macchina della Marina Mercantile e Costa Armatori S.p.A. esposto all’amianto per oltre quarant’anni (dal 1961 al 2003), ha diritto sia al prepensionamento che alla rivalutazione della pensione. A stabilirlo, il Tribunale di Torre Annunziata (NA) che ha condannato INPS a concedere al lavoratore i benefici spettanti con una maggiorazione della pensione di 500 euro mensili, oltre a una rivalutazione e liquidazione per gli ultimi 10 anni. L'uomo nel 2019 si era ammalato di “ispessimenti pleurici”, patologia asbesto correlata accertata dall’INAIL, era stato esposto a fibre e polveri di amianto sia durante le attività di imbarco sulle unità navali della Marina Mercantile, sia prestando servizio come dipendente al servizio di S.p.A Costa Armatori.
Preoccupanti i dati relativi all’amianto nel settore navale: nonostante la sua messa al bando dell’amianto (legge 257/1992), emergono dati che mettono in discussione l’efficacia di tali normative. Secondo il VII rapporto ReNam, dal 1993 sono stati registrati oltre 2000 casi di mesotelioma tra i lavoratori del traporto marittimo. Utile ricordare che fino agli anni ‘80, l’amianto regnava sovrano nei cantieri navali, trovando impiego in una vasta gamma di componenti soggetti a calore e tensione. Era utilizzato come componente essenziale dei rivestimenti, degli interni, degli arredi, sotto forma di coibentazione della sala macchine, dei motori di tutte le tubazioni, era spruzzato alle pareti, per isolarle ed insonorizzarle, nei locali pompe, nonché commercializzato sotto forma di materiali vari, quindi caricato, stivato e trasportato dalle navi. Impossibile sfuggire al pericoloso “killer silente”.
L’ONA è a disposizione dei lavoratori con un servizio di consulenza tramite il sito https://www.osservatorioamianto.it o il numero verde 800 034 294