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(AGR) - Greenpeace in Francia spiata da industria nucleare

print07 aprile 2009 08:47
(AGR) In Francia i media rivelano che la società elettrica francese EDF, per la maggior parte di proprietà statale, ha spiato Greenpeace Francia. Azioni di pirateria avrebbero colpito i computer dell’organizzazione. Due alti dirigenti dell’EDF sono indagati dal tribunale francese per intrusione informatica. Greenpeace si dichiara nauseata dalla rivelazione e intende contestare le tattiche da guerra fredda di EDF che dimostrano l’incapacità dell’industria nucleare di partecipare a un dibattito democratico aperto.

Greenpeace condanna fermamente lo scandaloso spionaggio e l’invasione della privacy da parte di EDF. “Le pratiche di spionaggio di EDF sono un sintomo della segretezza che circonda l’energia nucleare. Come è stato dimostrato più e più volte, la democrazia e l’industria nucleare non possono convivere” spiega Rianne Taule, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace International.

Con il sostegno del Presidente Sarkozy, EDF, la società che gestisce tutti i reattori nucleari in Francia, sta aggressivamente promuovendo la tecnologia nucleare in tutto il mondo. Tuttavia, la proliferazione delle centrali nucleari significa minore trasparenza nel dibattito energetico.

“Greenpeace è un’organizzazione ambientalista non violenta” ricorda Pascal Husting, direttore di Greenpeace Francia. “Il fatto di essere trattati come se fossimo dei terroristi per la nostra battaglia sul nucleare, dimostra soltanto l’insofferenza dell’industria nucleare a un dibattito realmente aperto e democratico”.

La vicenda dello spionaggio è collegata alla diffusione di un documento tecnico, coperto da segreto miliare, che Greenpeace e l’associazione francese “Sortir du Nucleaire” hanno fatto nel 2006: l’EPR francese non resisterebbe a un incidente aereo con un jumbo jet (1)

“Forgiata nella fornace della Guerra Fredda, l’energia nucleare fa inestricabilmente parte dell’industria nucleare militare. Sono inseparabili.
I governi e le compagnie elettriche in tutto il mondo devono respingere le aperture pro-nucleari di EDF e Sarkozy e le offerte di questa tecnologia pericolosa e anti-democratica. Bisogna invece abbracciare una rivoluzione
energetica basata su rinnovabili ed efficienza energetica. E’ l’unico modo di migliorare realmente la nostra sicurezza energetica e sostenere al tempo stesso gli impegni per evitare gli effetti catastrofici dei cambiamenti climatici” conclude Husting.

NOTE

(1) La corretta valutazione del rischio di un attacco aereo contro un Epr:
http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/epr-aereo-francia>

Contatti:

Ufficio stampa Greenpeace +39 06 68136061 (int.211)

Vittoria Iacovella, addetta stampa, +39 348 3988615

Andrea Lepore, responsabile Campagna Trasporti e Clima, +39 348 7630682

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