Rifiuti, Legambiente e WWF Italia presentano ricorso al Tar contro l'inceneritore
E' stata eccepita l'incompetenza del Commissario straordinario Gualtieri. Giubileo usato come scusa per derogare alle direttive europee a tutela di ambiente e salute e in contrasto con il Piano Regionale Rifiuti. Impugnate le ordinanze per la realizzazione impianto termovalorizzazione 600.000 t/anno
Inceneritore 600 mila t/n
(AGR) Legambiente e WWF Italia annunciano di avere depositato un ricorso al TAR del Lazio contro il percorso per la costruzione dell’inceneritore di Roma, impugnando le ordinanze di approvazione del Piano di Gestione dei Rifiuti di Roma Capitale e per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione da 600.000 t/anno di rifiuti, predisposte dal Commissario Straordinario per il Giubileo e Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Con il ricorso congiunto, predisposto dagli avv.ti Diego Aravini, Micaela Chiesa e Umberto Fantigrossi, le due maggiori associazioni ambientaliste italiane hanno inoltre chiesto la sospensione cautelare della efficacia dei provvedimenti impugnati, contestandone la legittimità costituzionale.
Le motivazioni dell’impugnazione si fondano poi sull’incompetenza del Commissario Straordinario che ha illegittimamente derogato o modificato le norme in materia di procedura di VAS (delineate agli artt. 4 e seguenti del D. Lgs. 152/2006 - di competenza di Legislatore Nazionale) lì dove, invece, si sancisce la necessaria divisione di competenze, tra autorità che presenta la richiesta e autorità chiamata a fare una valutazione imparziale e indipendente. In questo caso il Commissario e Sindaco di Roma ha individuato nella Città Metropolitana il soggetto per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, ente del quale Sindaco Metropolitano è Roberto Gualtieri. In tal modo chi chiede, valuta e concede autorizzazione alla realizzazione dell’impianto è lo stesso soggetto, dinamica contro la quale gli ambientalisti si schierano con fermezza.
Infine i provvedimenti impugnati si pongono in palese contrasto con il Piano Regionale dei Rifiuti che non prevede nuovi inceneritori, né la possibilità di redigere un piano di gestione del sub-ambito romano in conflitto con quello regionale, considerato anche il potenziamento previsto del termovalorizzatore di S.Vittore del Lazio.