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Ostia, salviamo la pineta di Procoio

print21 ottobre 2019 16:19
Ostia, salviamo la pineta di Procoio
(AGR) Sull’intervento in atto nella pineta di Procoio dalla proprietà già in due occasioni Sinistra Italiana su questa testata aveva sollevato la questione, chiedendo spiegazioni sulla potatura in corso d’opera. Sino ad oggi: silenzio, anche da parte delle istituzioni che dovrebbero almeno verificare le modalità seguite e se i regolamenti sono stati rispettati, anche in questo caso, nessuna certezza e nessuna spiegazione. Ieri sono scesi in campo anche i cittadini residenti nei pressi del polmone verde, preoccupati per il taglio di alcune alberature, “Salviamo l’Amazzonia… di casa nostra”. E’ il grido del Comitato Salviamo Procoio che ha denunciato l’abbattimento degli alberi nella pineta di Procoio.

“E’ in atto un’opera di “messa in sicurezza antincendio” all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, di proprietà Aldobrandini, soggetta a massima protezione, nella zona Procoio a Ostia, dietro via dei Promontori, angolo Via Mare Glaciale Artico”, si legge nella nota del Comitato.

I lavori risulta che sono stati ufficialmente autorizzati dal Dipartimento IV servizio 3 della Città Metropolitana di Roma Capitale, si tratterebbe di un'opera di messa in sicurezza antincendio. Secondo i residenti, però, si tratterebbe di una sorta di “deforestazione” a mezzo di motoseghe e ruspe, tagliando (sempre secondo quanto sostengono i firmatari del Comitato civico - specie arboree autoctone di leccio e abbattendo il sottobosco ricco di piante e arbusti protetti. “Sono stati presentati esposti alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri forestali e al Ministro dell’Ambiente On. Costa; - continua la nota del Comitato - sono stati anche attivati i media. La Regione Lazio, che investe 12 milioni di euro per la campagna “Ossigeno” di piantumazione di specie arboree per contrastare il cambiamento climatico, non può permettere la deforestazione, soprattutto all’interno di un parco naturale. Se dietro ci fossero mire speculative si dovrebbe procedere all’esproprio dell’intera zona. Facciamo appello alle Istituzioni, alle forze dell’ordine, ai sindacati, alle associazioni, ai media e alla società civile di attivarsi per fermare questo scempio. Questa è la nostra piccola Amazzonia, questa è la nostra terra!” conclude la nota stampa del Comitato “Salviamo Procoio”.

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