Ostia, la nuova mareggiata fa paura ed il mare avanza. Roma, chiuse le banchine del Tevere
Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari: Abbiamo messo delle barriere di sacchetti di sabbia per frenare il mare, ma allo stato attuale non sappiamo se reggeranno. Stanotte è atteso vento forte ed il mare crescerà ancora. Roma, il livello del Tevee cresce, chiuso l'accesso alle banchine
Ostia, il mare penetra tra i filari delle cabine
(AGR) Un attimo di tregua per respirare prima dell'arrivo di un nuovo assalto. Le spiagge di Ostia e Fiumicino sotto erosione lanciano l’allarme, nel pomeriggio la forza dei marosi si è attenuata ma la situazione è al limite, l’acqua è penetrata dappertutto, raggiungendo i livelli di quella disastrosa del 22 novembre scorso, ma quello che più preoccupa è che il mare continua a scavare ed avanzare, mettendo a rischio le strutture balneari. “Abbiamo messo delle barriere di sacchetti di sabbia per frenare il mare, ma allo stato attuale non sappiamo se reggeranno. - afferma Massimo Muzzarelli, presidente della Federbalneari, concessionario dello Sporting Beach, uno degli stabilimenti più sotto erosione in questo tratto di costa - Stanotte è atteso vento forte ed il mare crescerà ancora. Per capire cosa succede e fare una possibile stima dei danni bisognerà attendere la Primavera, intanto bisogna incrociare le dita e sperare che stanotte le dighe di sabbia reggano l’urto delle onde o quntomeno, che ne riducano gli effetti. Una cosa è certa, le fondamenta si sono abbassate ed ora bisognerà vedere se sono recuperabili, oppure dovranno essere demolite perché pericolanti. La prassi per la determinazione dello Stato di calamità naturale per i fatti del 22 novembre procedono regolarmente, Municipio e Campidoglio hanno inviato la richiesta in Regione, che a sua volta trasmetterà l’istanza allo Stato per la richiesta fondi. Serviranno 2-3 milioni di euro per il solo litorale romano per il ristoro dei danni”.
Intanto sul fronte concessioni balneari si apre un nuovo fronte: la revoca delle concessioni ai titolari degli stabilimenti “Battistini” ed “Elmi”, i cui arenili dovrebbero diventare, secondo un progetto del X Municipio, due spiagge libere. Una notizia apparsa su alcuni organi di stampa che appare, allo stato di fatto, non supportata da nulla di concreto.
A causa del maltempo, infatti, e sulla base dell’informativa del Centro Funzionale Regionale che riporta un probabile innalzamento dei livelli idrici del fiume, la Protezione Civile di Roma, per motivi di sicurezza, nelle prossime ore disporrà la chiusura degli accessi alle banchine nel tratto urbano del Tevere. “A tutela delle persone, - si legge sulla nota - i responsabili delle eventuali manifestazioni temporanee e compagnie di navigazione dovranno sospendere ogni attività ricettiva e di imbarco dell'utenza”.