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Ostia, giù le mani da Procoio

printDi :: 08 febbraio 2020 17:29
procoio area sottoposta a manutenzione

procoio area sottoposta a manutenzione

(AGR) “Rilevate violazioni in merito al taglio degli alberi nella pineta di Procoio” afferma Martco Possanzini, portavoce SI X Municipio - È  un estratto dell’informativa inviata dai Carabinieri Forestali alla Procura della Repubblica di Roma la quale, dopo esposti e denunce pubbliche dei cittadini, ha aperto una inchiesta su quanto avvenuto dal mese di Settembre 2019 all’interno della Pineta di Procoio: una mattanza di alberature senza precedenti. Autorizzazioni non rispettate, mancanza assoluta di controllo dell’Amministrazione nonostante i solleciti, una difformità fra il progetto di “messa in sicurezza anti incendio” ed i lavori realmente eseguiti, sono solamente alcuni degli aspetti emersi durante questi mesi di proteste e di “inchieste”. Intanto ieri mattina hanno sfilato decine di associazioni di ambientalisti che in corteo, indetto per il “salvataggio di Procoio” hanno raggiunto la sede del X Municipio, al Palazzo del Governatorato passando per via Capo Spartivento, via Cesare Laurenti, via Chierchia, via Pietro Rosa, corso Regina Margherita fino a piazza della Stazione Vecchia.

A organizzare la manifestazione è stato il gruppo di comitati cittadini costituito dal Comitato Salviamo le Riserve Naturali, Studenti del X Municipi, Doggy Dog Park e Friday for future Roma. Hanno aderito Retake Roma-Ostia, Salviamo il Paesaggio, Comitato No Corridoio Roma Latina, Ass.viviamo Vitinia, Stop 5G Fiumicino.

 
“Che sul disboscamento – continua la sua disamina Possanzini - selvaggio della Pineta di Procoio ci fosse “puzza di bruciato” lo avevano capito tutti, anche coloro che sono rimasti a mani giunte in ascetico silenzio. Lo avevano probabilmente capito anche in Municipio dove, durante i lavori della Commissione Ambiente, con tono a dir poco liquidatorio rispetto alla gravità di quanto stava avvenendo, si è affermata la non competenza del Municipio X su questa tematica. Ovviamente il Municipio avrebbe potuto sostenere i cittadini in questa battaglia di legalità e di civiltà, quella appunto a difesa della Pineta di Procoio ed avrebbe potuto presentare atti di indirizzo politico condannando quanto stava avvenendo nel silenzio generale da settembre 2019, ed invece non è accaduto niente di tutto questo.  Anzi, da un articolo apparso su Repubblica del 7 febbraio scorso abbiamo scoperto che il proprietario del terreno su cui sorge Procoio, Camillo Aldobrandini, ha già fatto sapere di non escludere, quindi di prevedere, l’installazione di un punto di ristoro, quindi un manufatto, ovviamente con area esterna annessa, all’interno del perimetro della Pineta di Procoio. Gli abbattimenti massivi di alberature hanno “dunque” fatto il largo ad un potenziale punto di ristoro che magari nel tempo può lievitare a centro sportivo o chissà cos’altro. La Pineta di Procoio, zona boschiva che ricade all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, è una zona verde sottoposta a rigorosissime tutele e a numerosi vincoli ambientali, se l’amministrazione Aldobrandini vuole aprire un’attività di ristoro segnaliamo che via dei Promontori e Via Mar Rosso sono piene di bellissimi locali che possono essere adibiti a questa attività, ma giù le mani dalla pineta. Per questo motivo presenteremo all’inizio della prossima settimana una Diffida, che invieremo al Municipio X, al Comune di Roma e all’Ente di Riserva Statale del Litorale Romano, al fine di impedire che vengano concesse autorizzazioni a costruire manufatti, sia di difficile rimozione sia di facile rimozione, all’interno della Pineta in questione. La Pineta di Procoio – ha concluso Possanzini -  è un polmone verde, una zona meravigliosa unica al mondo che deve rimanere incontaminata e a disposizione dei cittadini”.

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