Bandiere blu, promossi 226 siti....SIB: premiate le spiagge italiane , fattore trainante del turismo
FEE: la Bandiera Blu è una sorta di etichetta europea volontaria assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo del programma è quello di indirizzare la politica locale verso un processo di sostenibilità ambientale.
(AGR) Nel 2023 sono 226 i Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento, 16 in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17 i nuovi ingressi. Un numero progressivo che cresce di anno in anno, nel 1987, primo anno, ad esempio, i Comuni Bandiera Blu in Italia erano 37. Dieci anni dopo, nel 1997 diventano 48, altri dieci anni e nel 2007 sono 97. Altro balzo in avanti nel 2017, con la consegna di 164 Bandiere blu.
Le Bandiere blu del 2023 confermano i dati precedenti: la Liguria vede premiate 34 località, la Puglia sale a 22 riconoscimenti . Seguono con 19 Bandiere: la Campania, la Toscana e la Calabria. Le Marche raggiungono quota 18. La Sardegna conferma le sue 15 bandiere, l’Abruzzo resta a 14, la Sicilia a 11, il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna con 9 località e riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; il Piemonte ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno scorso. La Lombardia sale a 3 Comuni con la Bandiera Blu, il Molise ottiene 2 Bandiere.
“Le Bandiere Blu conquistate dalle 226 località italiane marine e lacustri rappresentano un fattore importante per la crescita e la valorizzazione dei nostri territori – ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio – le località turistiche a vocazione marittima, infatti, fanno registrare valori migliori rispetto alla media nazionale - confermato in questi giorni anche dall’Istat”.
“La balneazione attrezzata italiana con i suoi servizi di eccellenza costituisce un fattore di competitività di queste località e complessivamente del Paese nel mercato internazionale delle vacanze – ha continuato Capacchione – per cui sarebbe dannoso per tutti danneggiarla o distruggerla. Auspichiamo che quanto prima si emani una legge che concili l'esigenza della concorrenza con la tutela dei diritti dei balneari – ha concluso Capacchione: dalla conservazione del lavoro, alla salvaguardia della proprietà aziendale, fino alla tutela del loro legittimo affidamento nelle leggi e nei provvedimenti delle Istituzioni. Tutto questo a vantaggio dell’ambiente, dell’offerta turistica, dell’economia, dell’occupazione e, in modo particolare, dell’immagine del Bel Paese".
foto archivio AGR pixabay