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Ostia, la Cgil denuncia il "lavoro nero" negli stabilimenti

print10 settembre 2019 17:36
Ostia, la Cgil denuncia il lavoro nero negli stabilimenti
(AGR) Sabato prossimo 14 settembre la Cgil sarà in piazza Anco Marzio con il suo Segretario Nazionale Landini per l'iniziativa "Backstage, il lavoro che non vedi vale", con l’obiettivo puntato sul “lavoro nero”. Alla manifestazione ha aderito convinta Sinistra Italiana. “C'è un tema di cui si parla colpevolmente troppo poco, - afferma Marco Possanzini, segretario SI X Municipio - un zona d'ombra su cui va fatta luce piena: lo sfruttamento del lavoro nero che si cela al di la del "lungomuro".

I dati occupazionali sul mare di Roma relativi alla stagione balneare del 2017 sono impressionanti. Emerge infatti in tutta la sua evidenza la distorsione fra dato ufficiale, dichiarato, e dato reale, determinato dalla vastità delle attività interessate. I dati forniti alla Cgil di Roma e Lazio dal III Dipartimento Lavoro e Formazione della Città Metropolitana di Roma disegnano un quadro di violazione dei diritti impressionante. Nel periodo Giugno/Settembre 2017 sono stati attivati 512 contratti di cui 134 a intermittenza. 378 lavoratori per 71 concessioni demaniali marittime, tolti coloro che "godono" (si fa per dire) di un contratto intermittente, significa 5 lavoratori in regola per ogni stabilimento balneare. Praticamente un insulto. Lo sfruttamento del lavoro nero, con annessa evasione fiscale e contributiva, è l'altro tipo di "abuso" che si perpetra annualmente e silenziosamente sul mare di Roma ai danni dei più deboli. E' inaccettabile – continua Possanzini - che, sotto il ricatto del "dare lavoro", si permetta ai concessionari degli stabilimenti di maturare guadagni frodando lo Stato e sfruttando le persone privandole di qualsiasi diritto. A quei Concessionari che gestiscono in questo modo il demanio marittimo andrebbe tolta la immediatamente la concessione”

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