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Flavia Tartaglini si confessa, mi piacciono tutti gli sport di mare

print19 marzo 2019 13:14
Flavia Tartaglini si confessa, mi piacciono tutti gli sport di mare
(AGR) Sapore di mare. Sapore di vento ed acqua salata.La campionessa olimpica Flavia Tartaglini, nata e cresciuta ad Ostia, racconta la sua passione per il windsurf. Una storia di amore e di duri allenamenti e soprattutto di grande amore per il mare

Flavia, com’è iniziata la tua passione per il vento e il mare?

“Ho avuto la fortuna di crescere a pochi passi dal mare ed i miei genitori erano soci alla Lega Navale di Ostia; quindi fin da piccola mi sono innamorata del mare.E non appena ho avuto l’età giusta per iniziare il primo desiderio è stato quello di salire sulle barchette su cui vedevo veleggiare gli altri bambini, l’optimist. I miei genitori hanno avuto un ruolo enorme nel mio amore per la vela e per il mare, pur non essendo loro velisti, avevano i loro kayak alla Lega Navale e quindi sono cresciuta circondata da barche a vela”.

Pensi di avere avuto una adolescenza un po’ diversa dalle tue coetanee?

“Sicuramente ho avuto un’adolescenza molto diversa. Ancora ricordo i sabati in cui le compagne di liceo andavano a ballare al Gilda il pomeriggio e io invece ero alla Lega Navale in acqua con il mio windsurf.D’altra parte i weekend erano il momento in cui finalmente potevo dedicarmi al 100% al mio sport e non vedevo l’ora”

Come ti descriveresti?

“Una sportiva a 360° con un amore in particolare per gli sport a contatto con la natura, amo viaggiare conoscere nuovi posti e nuove persone…una cittadina del mondo!”

Parlaci dei tuoi podi, di come sei arrivata a Rio

“È stato un percorso lungo e difficile, il windsurf è uno sport diverso dagli sport tradizionali bisogna essere un po’ lupi solitari per allenarsi d’inverno e molte volte da soli, bisogna avere una motivazione altissima perché comunque molte volte devi allenarti con il freddo. Dalla vittoria dei mondiali giovanili nel 2004 ho deciso che il windsurf sarebbe stata la mia strada e sono entrata nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle trasformando la mia passione nel mio lavoro. Negli anni ho raggiunto tanti traguardi ma mi mancavano l Olimpiadi e me le sono dovute sudare non poco con una campionessa del calibro della Sensini davanti a me (6 Olimpiadi 4 medaglie olimpiche) ma finalmente nel 2016 sono riuscita a conquistare il mio posto per Rio e sono arrivata ad un soffi o dalla medaglia, sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita”.

E ora qualcosa… su come ti alleni

“Mi alleno tutti i giorni a mare e a terra, il windsurf è una disciplina molto dura fi sicamente quindi ha bisogno di una grande preparazione atletica. Amo il mare e tutti gli sport che si possono praticare a mare, dalla canoa al sup al surf o alle immersioni.

Dal momento che molti surfisti praticano lo yoga, cosa c’è in comune tra l’adrenalina delle onde e la meditazione?

“La calma e la concentrazione servono in qualsiasi ambito della vita e in uno sport dove lo stress e l’adrenalina sono sempre molto alti sono la chiave per sapersi esprimere al meglio. Oltre al fatto ovviamente che lo yoga rende più elastici i muscoli e serve a prevenire tanti infortuni”.

Gli spot più belli dove hai veleggiato?

Sicuramente Australia e Nuova Zelanda.

Cosa consiglieresti ad una ragazza che vuol far diventare la sua passione per il windsurf una professione?

“Prima di tutto di innamorarsi del mare, delle mani e piedi ghiacciati e del sale addosso…poi di dedicare tante ore a cercare di migliorarsi ogni giorno senza mai dimenticare di divertirsi e amare quello che si fa”

Oltre lo sport quali sono le tue passioni?

“Amo il cinema, leggere e cucinare…senza tralasciare il vino. Ho iniziato a fare per passione il primo livello da sommelier e non appena avrò più tempo sicuramente lo porterò a termine”.

Progetti per il futuro... e un sogno che vorresti vedere realizzato!

“Vorrei provare ad arrivare a Tokyo 2020 più forte serena e consapevole e giocarmi il tutto per tutto, ma non nego di iniziare ad aver voglia di una vita più ”normale” a casa con il mio Brunello (il labrador), i miei amici e la mia famiglia”

Giorgio Perali

(intervista per gentile concessione del periodico "Pagaiando")

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