Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Editoria, preoccupazione per il calo dei quotidiani

print07 dicembre 2017 16:26
Editoria, preoccupazione per il calo dei quotidiani
(AGR) Solo il 35% degli italiani legge un quotidiano. I lettori stanno traslocando sempre piu’ in internet, dove pero’ a piu’ della meta’ degli utenti e’ capitato di dare credito a notizie false circolate nel web. Le cosiddette fake news. E’ quanto si legge nel 51/o rapporto del Censis che interpreta i piu’ significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase congiunturale che stiamo attraversando.Per tre italiani su quattro (77%) quello delle fake news e’ considerato un fenomeno pericoloso. Soprattutto per le persone piu’ istruite, che ritengono le bugie sul web create ad arte per inquinare il dibattito pubblico (74%) e favorire il populismo (69%).

Nel giro di quindici anni le copie di quotidiani vendute giornalmente sono passate da quasi 6 milioni, nel 2000, a meno di 3 milioni, nel 2016, con una perdita di oltre il 50%. I tg restano ancora il mezzo d’informazione piu’ utilizzato dagli italiani (60%). I giornali continuano a soffrire per la mancata integrazione nel mondo della comunicazione digitale. Per i periodici nell’ultimo anno si e’ registrata una piccola ripresa, sia dei settimanali (+1%) che dei mensili (+2%). A sostenere l’editoria in Italia sono soprattutto le donne, in particolare quelle piu’ istruite, con il 61% di lettrici diplomate o laureate. Meno della meta’ della popolazione (il 42%) legge libri, mentre gli e-book, nonostante una leggera crescita (dal 2% del 2007 al 9% nel 2017) viaggiano ancora su numeri piuttosto bassi. Come fonti d’ informazione, gli italiani si affidano ai social network come Facebook che viene utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48% tra i giovani). I motori di ricerca come Google vengono consultati per informarsi dal 21% della popolazione, YouTube da oltre il 12%.

Anche lo svago e’ sempre piu’ all’insegna del digitale. Sempre secondo il Censis, la quota degli italiani che guardano film online aumenta di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2015, passando dal 19% all’attuale 24%, spingendosi fino al 47% nel caso degli under 30. Anche ascoltare la musica attraverso il web e’ una pratica comune al 39% degli utenti (tra gli under 30 si sale a circa il 60%). (da newsinpiginotizie.it)

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE