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Castelfusano nonostante i controlli, esposta al degrado ed al rischio incendio

print19 ottobre 2017 16:52
Castelfusano nonostante i controlli, esposta al degrado ed al rischio incendio
Castelfusano resta…sola, senza difese ed esposta al degrado ed ai vandali. L’ordinanza di chiusura della pineta ancora è in vigore e di fatto resta preclusa ai cittadini ed agli appassionati del footing. In pochi giorni, a cavallo tra luglio ed agosto, il fuoco ha riportato indietro di 17 anni, al rogo del 2000, che distrusse oltre 400 ettari di verde, la situazione. I milioni (almeno dieci…) spesi in questi anni per il rimboschimento e per la salvaguardia della pineta sono andati in fumo senza se…e senza ma. La colpa? Sarebbe troppo facile puntare il dito sul Campidoglio o sulla delegata del sindaco, che si è fatta trovare impreparata. Il grave, a questo punto, è che nulla è cambiato, i nuovi roghi non hanno imparato niente e probabilmente, presto avremo nuovi incendi ad opera di piromani sui quali discutere. “Terminata la fase dell'emergenza incendi – scrive Andrea Gasperini del Comitato di cittadini per la difesa di Castelfusano - - abbandono e degrado continuano ad affliggere la pineta mo numentale. Mentre gran parte dell’area rimane preclusa ai cittadini, le prostitute stazionano lungo viale del Lido di Castel Porziano, esercitando il loro "mestiere" proprio all'interno dell'area interdetta dall'ordinanza. Ed inoltre, all'interno della pineta sono spuntate nuove baracche, ulteriore fattore di rischio per l'integrità del parco”. Non a caso, il primo rogo, divampato il 17 luglio venne attribuito ad un incendio divampato in un accampamento abusivo e poi propagatosi nel verde. “In qualità di: "Comitato per la tutela della riserva del litorale romano" – continua Gasperini - abbiamo già segnalato la presenza di diversi abusi, anche presentando un esposto per gli accertamenti demandati ai sensi di legge, mentre, insieme a numerosi volontari, continuiamo a monitorare ed a vigilare (domenica 22 ottobre ennesimo sopralluogo all’interno del bosco) con l'intenzione di offrire un servizio senza volerci sostituire alle istituzioni”.

Il Comitato, intanto, chiama a raccolta i cittadini e tramite il suo gruppo di lavoro interno, denominato: "Passeggiate in pineta", promuove, per domenica 22 ottobre, un pomeriggio ecologico, una camminata all'interno dell'area non interdetta dall'ordinanza, con il fine di rilevare e mappare eventuali criticità ambientali quali discariche e presenze di accampamenti abusivi nella parte di pineta più fruita dai Cittadini. Appuntamento, Domenica 22 ottobre, ore 14:45 presso il bar della pineta su viale Mediterraneo.

La denuncia degli ambientalisti è pesante e, sia pure indirettamente, mette sotto accusa tutto l’apparato di controllo. La Prefettura di Roma, ad esempio, ha disposto addirittura l’invio dell’Esercito a sorvegliare la pineta e l’amministrazione comunale ha disposto il divieto d’accesso in gran parte di Castelfusano, con il pretesto di preservare l’incolumità dei passanti dal rischio di crollo di alberi bruciati. Il risultato è che gran parte della pineta non è più fruibile e laddove si può ancora andare, sono le famiglie ed i bambini quelli a pagare il tributo maggiore a questo divieto, ed infine, nonostante i controlli e la vigilanza, c’è gente….che ha addirittura allestito un campeggio per poveri. Ed allora ci chiediamo, se la prostituzione non si riesce a vietare, se il “campeggio” abusivo continua sotto gli occhi di tutti ed in più, nei viottoli e nelle piazzole di sosta di via di Castelfusano sono comparse discariche e rifiuti ammucchiati….quale speranza abbiamo, concretamente, di difendere la pineta quando i piromani, loro si…, si ricorderanno del polmone verde di Ostia per attaccarlo ancora.

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