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Spiagge e fondali puliti, la sfida di Legambiente

print26 maggio 2017 10:04
Spiagge e fondali puliti, la sfida di Legambiente
(AGR) Dal 26 al 28 maggio in tutta Italia e nel Mediterraneo Spiagge e Fondali Puliti - Clean up the Med di Legambiente. Oltre 300 gli eventi per liberare arenili e fondali dai rifiuti e sensibilizzare i cittadini ad una corretta gestione dei rifiuti. I dati Beach Litter di Legambiente 2017. Su 62 spiagge monitorate da Legambiente trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari. di spiaggia. L’84% degli oggetti trovati è di plastica e il 64% dei rifiuti spiaggiati proviene da oggetti usa e getta Su www.legambiente.it/marinelitter la mappa interattiva dei rifiuti e foto dei campionamenti Dal 5 al 9 giugno Legambiente a New York per la Conferenza mondiale dell’Onu sugli oceani per parlare dei monitoraggi sui rifiuti in mare, nei laghi e sulle spiagge

Dopo l’anteprima organizzata a Capocotta (Rm), la campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean up the Med di Legambiente è pronta per il week-end di grande pulizia degli arenili e delle spiagge. Dal 26 al 28 maggio in tutta la Penisola e il Mediterraneo, per un totale di oltre 300 eventi, i volontari di tutte le età ripuliranno gli arenili dai rifiuti spiaggiati per ribadire, insieme a Legambiente, l’importanza di una maggiore tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino. Ad oggi rifiuti di ogni forma, genere, dimensione e colore, frutto della cattiva gestione a monte e dell’abbandono consapevole, continuano ad invadere le spiagge italiane e quelle del resto del Mediterraneo: come buste, reti per la coltivazioni di mitili, tappi e scatole di latta, mozziconi di sigaretta, bottiglie e flaconi, cotton fioc; per non parlare di quelli che si trovano in mezzo al mare come le microplastiche o quelli che si depositano sul fondale; tutti mettono in serio pericolo la biodiversità.

Tante le iniziative per “Spiagge e Fondali puliti”. In particolare, saranno 200 le spiagge che dal 26 al 28 maggio saranno ripuliti dai volontari e ben 170 quelle del Mediterraneo. Alcuni dei litoranei italiani sono stati scelti direttamente dai cittadini grazie al contest social, realizzato insieme a Sammontana, che contribuirà alla pulizia straordinaria di 20 spiagge. Più di 10mila like per l’iniziativa che si terrà sulla spiaggia di Trani; super votate anche la Scala dei Turchi a Realmonte (Ag), la spiaggia di Punta Penna a Vasto, il lungomare di Mondragone (Ce) e Caporizzuto. Clean Sea Life, il progetto Life realizzato con il supporto dell’Unione Europea, sbarcherà su diversi litorali con attività di monitoraggio e pulizia, insieme a cittadini e operatori del mare: dalla Sicilia, a Ficarazzi (Pa), alle Marche con San Benedetto del Tronto; dall’Emilia Romagna con il lido Dante a Ravenna alla Basilicata con l’iniziativa di Policoro. I volontari di Spiagge e Fondali Puliti saranno inoltre chiamati a una sfida: quanti rifiuti riesco a raccogliere in soli 5 minuti? Basta poco, infatti, per dare il proprio contributo

Intanto, i dati dell’indagine Beach Litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio nell’ambito di Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up The Med, campagna realizzata in collaborazione con Cial, La Filippa, Mareblu, Novamont, Sammontana e Virosac, confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri pari a quasi 170 piscine olimpioniche, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato (84% degli oggetti rinvenuti), seguita da vetro/ceramica (4,4%), metallo (4%), carta e cartone (3%). Per quanto riguarda gli oggetti più trovati sulle 62 spiagge italiane: quest’anno al primo posto ci sono le reti per la coltivazione dei mitili(11%). L’80% di queste è stato registrato nella sola spiaggia pugliese di Isola Varano, nel comune di Ischitella. Al secondo posto svettano in classifica tappi e coperchi (9,6%) e al terzo posto frammenti di oggetti fatti di plastica (9,3%) minori di 50 cm. Seguono nella top ten i mozziconi di sigaretta (8,5%), le bottiglie e i contenitori di plastica per bevande (7,7%), i cotton fioc (6,1%); ed ancora stoviglie usa getta (4,4%), polistirolo (4,4%), bottiglie e contenitori di plastica non per bevande (2,9%) e altri oggetti di plastica (2,8%). Anche se di poco fuori top ten, una menzione speciale va riservata alla presenza dei sacchetti di plastica, shopper e buste, che rappresentano l’undicesimo oggetto più frequente sulle spiagge italiane (il 2%). Interessante sottolineare infine come il 64% dei rifiuti spiaggiati è stato concepito e creato per essere usa e getta.

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