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Race for the cure, la sfida in rosa

print22 maggio 2017 14:54
Race for the cure, la sfida in rosa
Iniziamo dalla fine, dal momento che simboleggia tutta la Race for the Cure, quando le 6000 donne in rosa presenti oggi al Circo Massimo, hanno lasciato librarsi nel cielo di Roma una marea di palloncini rosa, simbolico e toccante sostegno per tutte quelle donne che hanno iniziato il percorso della lotta contro i tumori del seno e per ricordare coloro che purtroppo non ce l’hanno fatta.La 18^ edizione della manifestazione, che come ama sottolineare il Professor Riccardo Masetti presidente di Susan G. Komen Italia e Direttore del Centro Integrato di Senologia del Gemelli, “Quest’anno è diventata maggiorenne”, ha superato nei numeri, ogni precedente.

Oltre raccogliere fondi per la prevenzione, grazie all’entusiastica partecipazione della gente, di persone provenienti da tutta Italia e dall’estero, ha regalato emozioni e momenti indelebili a tutti coloro che questa mattina sono stati testimoni della Race.

Oltre 65000 persone al via, un incredibile ed interminabile serpentone umano che è sfilato, festoso ed entusiasta, sotto l’arco di partenza posto in via Petroselli, per oltre un’ora dopo lo start.A dare il via i Ministri della Salute e della Pubblica Amministrazione, On.Beatrice Lorenzin e On.Maria Anna Madia, non a caso due donne, che hanno voluto, con la loro partecipazione e presenza, testimoniare la vicinanza ed il sostegno delle istituzioni alla Susan G. Komen Italia per l’enorme contributo che in questi anni ha saputo dare nella battaglia medica e psicologica a favore delle donne colpite dal tumore al seno.

“ La prevenzione è alla base della salute dei cittadini. La Race for the cure, e le iniziative ad essa collegate, sono un esempio di come si possa lavorare per poter sensibilizzare le persone, in questo caso le donne, sull’importanza di visite preventive, a tutela di se stessi. L’entusiastica partecipazione di oggi è il segno tangibile di come questo evento abbia saputo far breccia nelle coscienze e nella cultura della gente”.

“ Questo è un evento sempre più partecipato e sempre più grande- ha detto il Ministro Madia- che ci dà grande speranza per il futuro ma soprattutto per il futuro delle donne”.

Mescolato alla marea umana ha preso il via il Presidente del Coni Giovanni Malagò che ha voluto percorrere insieme a tutti gli altri, come ogni anno da quando è il numero uno dello sport italiano, i cinque chilometri del suggestivo percorso che ha attraversato le vie del centro cittadino.

“Il Coni non può non essere vicino ad un evento come la Race che mette lo sport al centro della prevenzione e della salute dei cittadini. La partecipazione enorme a questo evento, di persone di ogni età, è di una grande importanza culturale. La gente ha preso coscienza di come l’attività fisica sia il maggior deterrente per le malattie ed il punto di partenza per un corretto e sano comportamento di vita”.

E a portare la propria testimonianza tanti personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che hanno speso la propria immagine a sostegno della nobile causa che la Race sostiene.

Presenti alla partenza le testimonial storiche della manifestazione Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta, con loro Simona Izzo, i conduttori televisivi Livia Azzariti e Maurizio Mannoni, la campionessa Olimpica Alessandra Sensini, recentemente nominata vice-presidente del Coni, ed ancora Andrea Lucchetta, con al fianco il segretario della Federazione Italiana Pallavolo Alberto Rabiti, Tania Di Mario, capitana della nazionale di pallavolo e Franca Fiacconi, vincitrice di una maratona di New York e considerata una delle più grandi maratonete italiane di sempre.

IL SINDACO VIRGINIA RAGGI- All’arrivo i 65000 partecipanti hanno trovato ad accoglierli il

Sindaco di Roma Virginia Raggi, accompagnata dall’Assessore allo Sport di Roma Capitale Daniele Frongia, la quale, sul palco del Circo Massimo, al fianco del Professor Riccardo Masetti ha tenuto a sottolineare: “La prevenzione è molto importante, per questo siamo qui, per quelle tutte quelle le donne ce l’hanno fatta e per quelle che lottano contro la malattia. Inizieremo ora una interlocuzione più intensa con Komen Italia per riuscire ad attivare un’informativa nelle scuole a sostegno di questa iniziativa”.

IL PROFESSOR RICCARDO MASETTI PRESIDENTE DI SUSAN KOMEN G.ITALIA-

“ La Race ogni anno ci regala emozioni e sensazioni straordinarie. Le protagoniste sono loro, le Donne in Rosa che oggi erano oltre seimila e che hanno partecipato con un’energia straordinaria. L’incredibile numero di partecipanti, 65000, e la presenza di autorità e testimonial così importanti, ci hanno fatto capire che il percorso che abbiamo iniziato 18 anni fa, volto soprattutto a cambiare la mentalità e l’approccio alla malattia, era quello giusto. Domenica prossima la Race sarà a Bari per un'altra meravigliosa giornata di festa”.

LA GARA-

La Race for the Cure non ha certamente come aspetto preminente quello agonistico ma gli atleti agonisti che si sono presentati al via non si sono fatti pregare per darsi battaglia nelle strade del centro storico di Roma. A tagliare per primo il traguardo tra gli uomini Fabiano Carozza, atleta dell’aeronautica Militare che ha chiuso le proprie fatiche sui cinque chilometri con il tempo di 15:30. Ai posti d’onore Luca Parisi della RomaAtletica e Merihun Crespi del Gruppo Sportivo dell’Esercito.Fra le donne successo per Valentina Costanza, portacolori del Gruppo Sportivo Esercito che ha chiuso in 17.26. Sul podio anche Ilaria Tersigni della RomaAtletica e Paola Giacomozzi della Old Stars Ostia.

Fra le società il gruppo che ha fatto registrare il maggior numero di presenze è stato la Podistica Solidarietà seguita dal Gruppo Sportivo Bancari Romani e da Cat Sport.

LE DONNE IN ROSA-

Erano più di 6000 sul percorso le Donne in Rosa, in rappresentanza delle oltre 50000 che ogni anno in Italia vengono colpite dalla malattia. Ilaria Piscitelli dell’Asd Cudas ha dimostrato di avere, oltre che voglia di esserci e di partecipare, anche grandi doti di atleta. E’ lei che ha tagliato per prima il traguardo della categoria vera protagonista della Race for the Cure. 20:22 il suo tempo finale. Sul podio anche Paola Romana Ciapparoni dell’Amatori Villa Pamphili e Stefania Pomponi della Podistica Solidarietà.

IL VILLAGGIO DELLA SALUTE-

La Race for the Cure, nei tre giorni di apertura del “Villaggio dello Sport, della Salute e del Benessere” del Circo Massimo ha assolto in pieno alle proprie finalità di prevenzione rivolte, soprattutto, alle donne disagiate e meno abbienti. Grazie all’impegno fattivo dei medici volontari presenti all’interno del Villaggio sono state offerte gratuitamente oltre 2000 visite tra senologiche, mammografie, ecografie, visite dermatologiche, ecografie tiroidee, ecografie pelviche e transvaginali, visite cardiologiche, consulenze sulla nutrizione, sul tumore del polmone, sul tumore fegato.

Grazie all’impegno e alla partnership della Regione Lazio, che nel villaggio ha allestito uno stand di prenotazione, sono state accolte e registrate oltre 350 richieste per indagini di prevenzione del tumore del collo dell’utero e screening colon rettale e sceening mammografico.

I PARTER DELLA RACE FOR THE CURE-

L’edizione numero 18, organizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Ministero della Salute, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Roma Capitale, Coni, Fidal, Policlinico Gemelli, Esercito, Arma dei Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e SIAE, si svolge con il contributo di Johnson & Johnson (national presenting partner), Oysho e MSD (local major partner), Sky (partner per il sociale), Aveeno (partner delle Donne in Rosa) Cisalfa (partner tecnico) e di numerose altre aziende sensibili alle tematiche della salute, come i media partner Leggo, Ansa e Radio Capital, il fornitore ufficiale acqua Lete, e lo storico partner Fondazione Roma Cares. L’organizzazione tecnica della corsa è come di consueto affidata al Gruppo Sportivo Bancari Romani.

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