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Taglio delle liste d'attesa, la Regione Lazio vara le regole

print12 aprile 2017 12:33
Taglio delle liste d'attesa, la Regione Lazio vara le regole
(AGR) Taglio definitivo delle liste d’attesa per gli accertamenti sanitari. Da oggi “dovrebbe” essere più facile e veloce effettuare i test sanitari. Infatti, è stato presentato ieri dal presidente, Nicola Zingaretti, e dal Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, il nuovo piano per abbattere le liste d’attesa nella sanità della Regione Lazio: una soluzione strutturale a una delle più gravi disfunzioni del sistema sanitario regionale, finalmente possibile grazie al risanamento dei conti, che consente anche di dotare le strutture sanitarie del Lazio di nuovo personale.

In particolare, il nuovo piano per abbattere le liste d'attesa prevede: la separazione tra prime visite e prestazioni e visite di controllo non urgenti. Fino a ieri, infatti, tutte le prestazioni finivano in un unico flusso: dall’esame oncologico prescritto d’urgenza dal medico al richiamo per un paziente cronico con diabete, che dovrà fare una visita di controllo una volta l’anno. Adesso invece il primo accesso, cioè le prime visite e le prime prestazioni terapeutiche, sarà separato da tutte le visite di controllo che non hanno urgenza di essere effettuate e che possono essere programmate direttamente dai medici o dalle strutture, senza passare per le liste di attesa ma per liste di prenotazione. D’ora in poi ci saranno quindi due flussi distinti, a beneficio delle aree relative alle prestazioni più urgenti e più critiche.

Per quanto riguarda la prima classe di prestazioni, quella relativa al primo accesso, il medico dovrà indicare il grado di urgenza della prestazione richiesta sulla base di criteri clinici condivisi:u = urgente da eseguire entro 72 ore,b = breve 10 gg, d = differibile 30 gg per le visite 60 gg per le prestazioni strumentali, p = programmata 180 gg.

Le prestazioni di controllo invece non entrano nelle liste d’attesa, poiché sono programmate e prenotate direttamente dal medico o dalla struttura che prende in carico il paziente.

Trasparenza e nuove regole nella gestione delle liste d’attesa.

Tutte le agende di prenotazione saranno visibili al Recup, per consentire la razionale attività di registrazione di tutti gli appuntamenti. I calendari delle agende non possono essere chiusi, quindi non sarà più possibile rifiutare la richiesta di una prestazione, come purtroppo accadeva a volte oggi.

Garantita, inoltre, la maggiore prossimità possibile della prestazione ai cittadini.

Si tratta di un’altra novità importante: l’ambito territoriale di garanzia è definito dal territorio della Asl di residenza, e vale solo per le prestazioni critiche per le quali sia stata indicata la classe di priorità. Nella definizione degli ambiti, si tiene conto della tipologia delle prestazioni ad alta, media o bassa tecnologia, che incidono nella ripartizione territoriale. Gli ambiti territoriali di garanzia sono tre, in base alla complessità della prestazione: il più vicino è quello distrettuale, per le prestazioni più semplici; c’è poi quello aziendale, che corrisponde al territorio della Asl, per prestazioni di media complessità; infine, quello sovra-aziendale (con accorpamenti 2 o più Asl) per prestazioni di alta tecnologia.

Nuove regole relative all’intramoenia, responsabilizzando le aziende sanitarie.

Con attese oltre i limiti stabiliti, le aziende dovranno infatti ridurre o sospendere l’intramoenia. Questi i limiti fissati (come da norme nazionali): 30/60 giorni per le priorità “d”, 180 giorni per le priorità “p”. La riduzione e/o sospensione cesserà dal momento in cui saranno ripristinati tempi di attesa per l’attività istituzionale inferiori ai valori massimi previsti. Per rendere efficace la misura, verranno rafforzati i sistemi di monitoraggio su tempi, inadempienze e irregolarità.

Interventi per tagliare le liste esistenti, che si sono accumulate.

Al via da maggio con un progetto straordinario su alcune ecografie e visite specialistiche dove le attese sono più lunghe: con un investimento di 10mln e un tempo stimato di 12 settimane, anticipiamo gli appuntamenti di queste prestazioni critiche. Le persone in lista di attesa saranno richiamate, a partire da maggio, per anticipare gli appuntamenti già prenotati. I recall partiranno dalle attese più lunghe.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
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